5 Ottobre 2022 0 Comments

Dal 3 al 5 ottobre 2022, a Siracusa, Sicilia, Italia, si è svolto l’evento “NAWAMED: Mediterranean green toward climate change, Adaptation and Circular Water Management“, in cui il professor Giuseppe Cirelli, la professoressa Feliciana Licciardello e la dottoressa Liviana Sciuto del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) hanno presentato un importante intervento riguardante il progetto GIFLUID nei territori transfrontalieri di Malta e Sicilia. La presentazione, intitolata “Green Infrastructures to mitigate flood risks in Urban and sub-urban areas and to improve the quality of rainwater discharges – GIFLUID”, ha focalizzato l’attenzione sulle infrastrutture verdi come soluzione per mitigare i rischi di inondazioni in aree urbane e suburbane e per migliorare la qualità delle acque di scarico piovane.

L’aumento delle intensità delle precipitazioni e la crescente impermeabilizzazione del suolo dovuta all’urbanizzazione hanno accentuato la necessità di strategie innovative per la gestione dell’acqua. Le Infrastrutture Verdi Urbane e le Misure Naturali di Ritenzione dell’Acqua si sono mostrate soluzioni promettenti, in grado di integrarsi con le tradizionali infrastrutture grigie, fornendo risposte efficaci alle sfide idrologiche attuali e future, e conformandosi al nuovo paradigma di “Città Permeabile”. Queste strategie, affrontate nel dettagliato nel quaderno csei volume 17, disponibile online sul sito dello CSEI CATANIA intitolato “INFRASTRUTTURE VERDI PER LA GESTIONE DELLE ACQUE: CRITERI E CASI STUDIO“, disponibile al link https://globaluserfiles.com/media/110822_86b4995fa86cc2cfd6cd0e33df07e020d4c901a4.pdf/o/csei_catania_17.pdf, trattano approfonditamente schede tecniche di intervento per il miglioramento della qualità delle acque e per la riduzione dei deflussi in ambito urbano e periurbano mediante infrastrutture verdi, delineando un cammino sostenibile e resiliente per l’adattamento e la gestione delle risorse idriche nei contesti urbani e periurbani, sottolineando l’importanza di un approccio integrato e multifunzionale.

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